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Rinnovato il Contratto nazionale dei manager: migliorate tutte le aree, focus sul welfare

Pubblicato il 24 Ottobre 2019 Gianluca Grimaldi In Welfare24 /  1

Assidai entra nel contratto dei manager dalle novità vantaggi per gli iscritti

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager.

«Un rinnovo contrattuale è sempre un risultato importante che non può essere mai dato per scontato». È soddisfatto Stefano Cuzzilla, Presidente Federmanager, per aver trovato l’intesa con Confindustria che, lo scorso 30 luglio, ha dato origine al nuovo Contratto collettivo per i dirigenti industriali. «Siamo intervenuti su tutti gli aspetti chiave del rapporto di lavoro per riconsegnare al contratto, nella sua interezza, un quadro di regole più adeguato alla figura del manager, con significativi miglioramenti».

Presidente Cuzzilla, il nuovo CCNL che si applica ai manager industriali presenta molti elementi di novità. Come siete arrivati alla firma?

Siamo partiti dall’ascolto dei fabbisogni dei colleghi, che è indispensabile in questo momento storico in cui il ruolo della leadership in azienda sta cambiando radicalmente. Le sfide sono sempre più complesse e noi sentivamo l’urgenza di offrire un contesto contrattuale di garanzia per la figura manageriale. Abbiamo avuto un dialogo serrato con i nostri interlocutori e in tutti questi mesi è stato massimo l’impegno della Delegazione federale, della Commissione Lavoro e Welfare, della Direzione Generale e il sostegno espresso da tutti i territori. Se ci siamo riusciti, lo dobbiamo al fatto che ci eravamo dati degli obiettivi chiari e condivisi.

Quali dunque i principali obiettivi?

Innanzitutto, migliorare le tutele esistenti, rendendo più efficace il modello retributivo. Voglio poi ricordare l’ambizione, condivisa con Confindustria, di sviluppare una nuova cultura di impresa basata sulla managerialità. Questa si è tradotta nella volontà di rendere operative le politiche attive del lavoro, nello sviluppo degli interventi per la formazione continua e, non da ultimo, nella valorizzazione del contributo delle donne.

Infatti, nel contratto debutta il tema delle pari opportunità. Cosa comporta?

Il tema delle differenze di genere non è nuovo per Federmanager: negli ultimi anni abbiamo condotto importanti iniziative di sensibilizzazione e abbiamo lanciato servizi per la conciliazione vita-lavoro. L’inserimento a livello di contrattazione di un apposito articolo sulle pari opportunità, con particolare attenzione all’equità retributiva, rappresenta un risultato significativo. Sarà 4.Manager, l’associazione che condividiamo con Confindustria, a raccogliere le best practice su cui costruire iniziative più idonee a consentire il sereno svolgimento della funzione genitoriale e la piena ripresa del rapporto con l’azienda al momento del rientro al lavoro.

Quali sono le previsioni in materia di welfare?

Voglio premettere che questo contratto interviene positivamente su tutte le aree: malattia, coperture assicurative, previdenza complementare, sanità integrativa. Le novità introdotte saranno inoltre di grande impatto per garantire la sostenibilità dei nostri enti e renderli ancora più solidi in futuro. In tema di tutela sanitaria, costituisce un ulteriore passo in avanti la previsione di introdurre coperture cumulative già a partire dal 2020, tramite polizze assicurative collettive che cercheremo non solo di renderle più vantaggiose, ma anche più accessibili per mezzo di un’estensione degli ambiti applicativi con la società IWS SpA, recentemente costituita tra le parti e il Fasi, strumento operativo della nuova GS Fasi “non autosufficienza”.

Per la prima volta, poi, è citata Assidai. A che titolo?

Considero di grande rilevanza questa previsione. Il nuovo Ccnl fa riferimento all’accordo di reciproca collaborazione tra Fasi e Assidai, finalizzato a rafforzare il ruolo di entrambi nel panorama della sanità integrativa, a consolidare la posizione di leadership dei due enti su un mercato molto competitivo e, non da ultimo, a salvaguardare il patto intergenerazionale tra dirigenti in servizio e pensionati.

Quali vantaggi ne trarranno gli iscritti?

Questo intervento risponde sempre alla logica non profit dei nostri Fondi e ci consentirà di ottimizzare le risorse per continuare a investire in capitoli importanti in cui personalmente credo moltissimo, come la prevenzione sanitaria e la tutela in caso di non autosufficienza. La partnership tra Fasi e Assidai verrà sancita anche dal punto di vista operativo con la possibilità per gli iscritti comuni ai due Fondi, attraverso i servizi forniti da IWS, di presentare una sola richiesta di prestazioni. Insomma, l’idea è quella di mettere a disposizione delle aziende e dei nostri colleghi procedure semplificate, veloci e, soprattutto, alle condizioni di mercato migliori.

 

 

 

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