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Intervista al Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla

Pubblicato il 8 Gennaio 2019 Giovanni Zingaretti In Welfare24 /  

“Avanti tutta con strategia e visione”: ecco lo spirito del programma di Stefano Cuzzilla, riconfermato Presidente di Federmanager, che punta sulla condivisione dei valori per affrontare le sfide del futuro.

Lo scorso 9 novembre, infatti, il Congresso Federmanager ha confermato alla guida dell’Organizzazione Stefano Cuzzilla, che avvia ora il suo secondo mandato di Presidente. Gli abbiamo rivolto alcune domande per conoscere i dettagli del Programma che intende attuare da qui al 2021.

Presidente, il titolo del suo Programma, “Avanti tutta”, è anche un incoraggiamento a proseguire con slancio il percorso intrapreso. Tra i dieci punti programmatici che ha indicato, da dove inizierà?
Federmanager è riuscita nello straordinario risultato di accrescere il numero degli associati, seppur lievemente, nel momento in cui il ruolo dei corpi intermedi veniva messo in discussione e la crisi si abbatteva sulle imprese, causando la fuoriuscita di molti colleghi dalle aziende. Questo sistema ha tenuto fino ad oggi perché abbiamo investito sui servizi, partendo da una forte condivisione valoriale. Noi siamo convinti che lo stare insieme, il riconoscersi parte di una collettività, sia ancora un bisogno sentito. Ecco perché ho posto come obiettivo primario del programma la costruzione di una rappresentanza forte nei numeri e più vicina ai manager e alle loro esigenze, che possa attrarre in particolare i giovani manager e possa aprire la base dei potenziali associati in coerenza con l’evoluzione del mercato del lavoro.

“Strategia e visione per accelerare il cambiamento”: come intendete essere protagonisti del cambiamento?
È tutto in rapida trasformazione e noi dobbiamo essere in grado di influenzare le politiche generali che impattano sul nostro futuro. Per questo intendo proseguire la nostra attività di accreditamento istituzionale avviata nel precedente mandato estendendo questa apertura verso altri portatori di interesse. Vogliamo intensificare anche l’attività di ricerca e sviluppo con una squadra di esperti per essere pronti a dare le risposte giuste alla politica sui temi di nostro interesse. Per dare fiducia al sistema produttivo servono strumenti di lungo periodo: ci impegneremo perché l’industria, nostro settore di riferimento, possa tornare a essere al centro dell’agenda di governo.

Ha definito il welfare “il nostro fiore all’occhiello”. Quali sono le sfide principali sul tema?
Sanità integrativa e previdenza complementare sono i pilastri su cui Federmanager ha da tempo investito, insieme alla formazione finanziata e ad altri strumenti di sostegno più recenti. Si tratta di un bagaglio ricchissimo per i manager durante la carriera ma anche dopo il pensionamento. La solidità dei nostri Enti è una garanzia soprattutto nella fase attuale: è di questi giorni la notizia che, per la prima volta dal 1861, la popolazione over 60 ha superato quella over 30. Proprio mentre l’aumento delle aspettative di vita e il tasso di sostituzione tra persone in attività e popolazione in pensione mettono a rischio il patto tra le generazioni, assistiamo a una progressiva ritirata del welfare pubblico. Se consideriamo questo contesto, capiamo quanto sia fondamentale consolidare il nostro sistema di welfare integrativo.

Come intende riuscirci?
Garantiremo a Enti e Società del sistema sostenibilità economica ed eccellenza operativa. Daremo più forza a sanità, previdenza, formazione e politiche attive del lavoro muovendoci come player competitivo sul mercato, al pari di altri soggetti. Dovremo sfruttare le grandi potenzialità del welfare contrattuale, allargare il più possibile le tutele, personalizzare le soluzioni, intervenire nelle aree dove il rischio è più alto, come ad esempio la protezione della non autosufficienza. Infine, come obiettivo programmatico, selezioneremo e formeremo una squadra di manager al nostro interno con il know-how necessario a valorizzare questo nostro grande patrimonio.

C’è un messaggio che vuole indirizzare ai manager associati?
Posso solo dire che continuerò con la determinazione di ieri. È forte la motivazione a fare cose grandi per la categoria e per il Paese. Siamo riusciti a rendere Federmanager un soggetto protagonista nei confronti del mondo dell’impresa, della società, della politica. Abbiamo l’ambizione di fare ancora di più. Quindi ai colleghi dico che le porte della Federazione sono spalancate a chi vuole farsi avanti e partecipare. Questo sistema cammina sulle vostre idee e sulla vostra capacità di fare!

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