Il piano strategico triennale sulla certificazione per la parità di genere UNI PdR 125:2022 conseguita a marzo 2024 e rinnovata con successo quest’anno, prevedeva tra l’altro un lavoro di adeguamento del linguaggio secondo una modalità inclusiva. Assidai, quindi, ha contribuito insieme a tutte le organizzazioni del sistema Federmanager, che hanno conseguito la stessa certificazione, a realizzare apposite linee guida al fine di utilizzare un linguaggio inclusivo, internamente ed esternamente, nei vari processi di comunicazione. Non solo, Assidai ha fatto un ulteriore passo definendo specifiche linee guida proprie relative al linguaggio tecnico da usare nella comunicazione verso le persone iscritte e le potenziali tali. Statuto, Regolamento, Piani Sanitari, Manuali delle Procedure Operative sono stati modificati secondo un linguaggio inclusivo.
L’obiettivo? Scongiurare qualsiasi discriminazione e stereotipo di genere, utilizzando in ogni forma di comunicazione un linguaggio femminile, maschile e neutro che evita formulazioni che possano essere interpretate di parte, discriminatorie o degradanti, perché basate sull’errato e implicito presupposto che donne e uomini siano destinati a funzioni sociali e lavorative diverse laddove discriminazione indica l’assenza di pari opportunità e trattamento, operata in seguito a un giudizio o a una classificazione. Per stereotipo, invece, si intende un insieme rigido di credenze condivise e trasmesse socialmente sui comportamenti, il ruolo, le occupazioni, i tratti, l’apparenza fisica di una persona, in relazione alla sua appartenenza di genere. L’affermazione di un’effettiva parità di genere, del resto, passa anche da noi, dal nostro impegno quotidiano e dal linguaggio con cui comunichiamo. Ne è nata così anche una campagna di comunicazione di sistema “La parità passa da noi”, che ha visto il coinvolgimento di colleghe e colleghi con ruoli e competenze differenti.